Lavoro, musica e cultura a braccetto

Lavoro, musica e cultura con Diego vanno a braccetto. Quando l’hanno invitato a dirigere l’orchestra in un concerto per la cittadinanza di Lodi alla raffineria Viscolube, Diego ha indossato un bell’elmetto bianco e non si è tirato indietro… ed è stato un concerto “senza alcun pericolo”!

La sua conoscenza della musica parte da lontano: dal diploma in pianoforte presso il conservatorio di Milano, seguito da quello in direttore d’orchestra.

La musica sacra è l’ambito musicale che lo ha impegnato maggiormente. “L’umano entra in contatto con Dio nel modo più spontaneo. L’emozione e la struggevolezza della musica – anche quella non specificatamente sacra – ci avvicinano alla fede”.

Qui sta la vocazione dell’Accademia di Musica Sacra: i suoi musicisti sono portatori di un valore che vivono direttamente.

Il tutto, va a “braccetto” con il suo primo, o forse secondo lavoro: presidente di un ente di formazione lombardo. Gli allievi dei percorsi professionalizzanti incontrano la passione per il proprio mestiere cogliendo il “bello” e il “ben fatto” in svariati modi. Storica l’esecuzione dell’opera lirica (in prima mondiale) del compositore Aldo Finzi. Alla parte artistica (un cast internazionale diretto da Diego) si sono aggiunte comparse, scenografi e esperti storici provenienti dalla scuola professionale Galdus. Giovani adolescenti che dopo aver studiato profondamente il periodo e l’ingiustizia che ha colpito il compositore (siamo nel periodo della promulgazione delle leggi razziali in Italia, e il compositore è di religione ebraica), hanno partecipato con passione e sorprendente acume alla realizzazione di diversi aspetti della messa in atto dell’opera – registrata da Ricordi.

 

Post precedenteCostruire progetti, non solo eseguire concerti